Prima lettura: Is 62,1-5
Dal Salmo 96: Annunciate a tutti i popoli le meraviglie del Signore.
Seconda lettura: 1Cor 12,4-11
Vangelo: Gv 2,1-11
Un Dio imprevedibile
Secondo Gesù, tra uomo e Dio c’è un rapporto nuziale, con tutta la sua tavolozza di emozioni forti e buone: amore, festa, gioco, dono, eccesso, gioia. Un legame sponsale, non un rapporto giudiziario o penitenziale.
Una religione che inculca il senso di colpa, di indegnità, che fa sentire l’uomo sempre bisognoso di chiedere perdono, di purificarsi, sempre impuro, è una religione che impedisce di scoprire e di accogliere l’amore di Dio. Ecco il bisogno sempre quindi di purificarsi.
A lungo abbiamo pensato che al divertimento Dio preferisse il sacrificio, al gioco la serietà, e abbiamo ricoperto il Vangelo con un velo di tristezza. Invece a Cana ci sorprende un Dio che gode della gioia degli uomini e se ne prende
cura. Dobbiamo trovare Dio nella nostra vita e nel bene che ci dà. Trovarlo dentro la nostra gioia terrena.