Prima lettura: Es 3,1-8a.13-15
Dal Salmo 102: Il Signore ha pietà del suo popolo
Seconda lettura: 1Cor 10,1-6.10-12
Vangelo: Lc 13,1-9
Quaresima
Quando capita qualche disgrazia facilmente cerchiamo il colpevole. Le disgrazie non sono castighi che Dio manda ai peccatori.
Le disgrazie spesso avvengono per colpa degli uomini. Gesù ci invita a riflettere per scoprire se anche noi abbiamo qualche responsabilità, nel caso positivo ci invita alla conversione.
Se abbiamo delle colpe, il Signore non ci castiga, ma concede nuovi doni per aiutarci a superare le difficoltà. Il vangelo porta l’esempio della pianta che non dà frutti, il signore non la elimina, ma zappa intorno e dona concime.
Dio si è sempre comportato così. Quando gli ebrei erano schiavi in Egitto il Signore annuncia la sua opera: «Ho osservato la miseria del mio popolo in Egitto e ho udito il suo grido a causa dei suoi sovrintendenti: conosco le
sue sofferenze. Sono sceso per liberarlo dal potere dell’Egitto e per farlo salire da questa terra verso una terra bella e spaziosa, verso una terra dove scorrono latte e miele».
Dio si comporta sempre così quando noi siamo in difficoltà.