Diocesi di Piacenza – Bobbio

XI Domenica B

Prima lettura: Ez 17,22-24

Dal Salmo 91: È bello rendere grazie al Signore

Seconda lettura: 2Cor 5,6-10

Vangelo: Mc 4,26-34

Dal Vangelo secondo (Mc 4,26-34)


In quel tempo, Gesù diceva [alla folla]: «Così è il regno di Dio: come
un uomo che getta il seme sul terreno; dorma o vegli, di notte o di
giorno, il seme germoglia e cresce. Come, egli stesso non lo sa. Il
terreno produce spontaneamente prima lo stelo, poi la spiga, poi il
chicco pieno nella spiga; e quando il frutto è maturo, subito egli
manda la falce, perché è arrivata la mietitura».
Diceva: «A che cosa possiamo paragonare il regno di Dio o con quale
parabola possiamo descriverlo? È come un granello di senape che,
quando viene seminato sul terreno, è il più piccolo di tutti i semi che
sono sul terreno; ma, quando viene seminato, cresce e diventa più
grande di tutte le piante dell’orto e fa rami così grandi che gli uccelli
del cielo possono fare il nido alla sua ombra».
Con molte parabole dello stesso genere annunciava loro la Parola,
come potevano intendere. Senza parabole non parlava loro ma, in
privato, ai suoi discepoli spiegava ogni cosa.


Riflessioni

1.Il regno di Dio non sta in cielo, ma sulla terra. È una società in cui non si accumula,
ma si condivide. Non si ha potere sugli altri, ma ci si mette al loro servizio.

2. Sembra una cosa impossibile perché i cristiani diminuiscono e ci sono movimenti,
gruppi che cercano di squalificare il cristianesimo. L’annuncio del vangelo ha una
forza, che è lo Spirito Santo, che ci aiuta a superare le difficolta e a dare risultati.

3. Anche se siamo pochi, quasi invisibili, possiamo crescere e portare più benessere a
tutti.

4. Dobbiamo avere fiducia e speranza e crescere, anche se lentamente, vivendo il
Vangelo e accogliendo lo Spirito Santo che ci è donato.